
Quando a occhi chiusi in una calda sera autunnale
respiro il profumo dei tuoi seni amorosi
scorrono le immagini di spiagge felici
abbagliate dai raggi di un monotono sole.
Un’isola indolente cui la natura ha dato
alberi singolari e frutti saporiti,
uomini slanciati dai corpi vigorosi
e donne che ti stupiscono per la franchezza dello sguardo.
Guidato dal tuo profumo verso climi incantevoli,
vedo un porto popolato di vele e di alberi
ancora affannati per le onde del mare.
E intanto il profumo dei verdi tamarindi,
che si spande nell’aria e gonfia le mie narici,
si mescola nella mia anima al canto dei marinai.
(Traduzione di Marcello Comitini)
Charles Baudelaire poeta, filosofo, aforista, traduttore, giornalista, critico letterario e critico d’arte, nasce a Parigi nel 1821. E’ considerato uno dei più importanti poeti dell’Ottocento, massimo esponente del simbolismo, innovatore del genere lirico e della poesia d’amore, nonchè anticipatore del Decadentismo.
Il suo pensiero – basato sul rifiuto della mentalità borghese espresso dalla figura anticonformista del dandy – ha influenzato tante correnti letterarie successive, dai “poeti maledetti” francesi (Verlaine, Mallarmè) agli “scapigliati” italiani (Emilio Praga, Dino Campana).
Charles Baudelaire è morto a Parigi nel 1867. “Profumo esotico” è una poesia d’amore tratta dalla sua raccolta Les Fleurs du Mal (I Fiori del Male), grande classico della poesia di tutti i tempi. Tra le altre sue opere si segnalano I Paradisi Artificiali (1860) e Lo Spleen di Parigi (1869, postuma).
Donatella Pezzino
Fonte: Charles Baudelaire, Les Fleurs du Mal (1857-1861), a cura di Marcello Comitini, Edizioni Caffè Tergeste, 2016, poesia XXI, pag.81.
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