
Anche il cielo di primavera si macchia
di grigio bagna lucida esalta
i gialli i bianchi e i rosa
come gioielli incastonati nel verde.
Schiude agli animi ciechi le palpebre
invase dal chiarore e gli occhi vedono
fiorire senza diffidenza
il sogno dell’uomo umiliato e nascosto.
Marcello Comitini, nato a Catania nel 1945, vive da molti anni a Roma.
Poeta e traduttore, è presente in diversi siti letterari; sul suo blog personale Marcello Comitini – Il disinganno prima dell’illusione pubblica i suoi testi poetici in quattro lingue.
Tra le sue pubblicazioni si ricordano le raccolte di poesie “Un ubriaco è morto” (1973), “Formule dell’anima” (2011), “Terra colorata” (2014), “Il fiato del mondo” (2015), “Quarto Giorno” (2018), e la traduzione di “Les Fleurs du Mal” di Charles Baudelaire basata sull’edizione del 1857 (2017).
Nella sua scrittura sono percepibili echi del Crepuscolarismo e del Leopardismo proprio del tardo Romanticismo siciliano; al centro è la poetica del disinganno, ovvero l’uomo con il suo disagio esistenziale, le sue immense solitudini, il grigiore senza scampo delle città tentacolari, la morte di tutte le illusioni, l’anelito all’inafferrabile bellezza della natura e dell’amore.
Donatella Pezzino