“Fior di genziana” di Herman Hesse

genziane. L'immagine illustra la poesia.

Ebbro di gioie d’estate azzurreggi
nella luce beata ed appena respiri,
il cielo sembra immerso nel calice tuo
e l’aria accarezza la tua lanugine.

E se potessi dall’anima mia
muovere ogni colpa e tormento,
potrei esserti fratello
e passare giorni tranquilli presso di te.

Così il mio vagare per il mondo
avrebbe meta facile e beata,
fluttuare come un sogno blu d’estate
simile a te per il fantastico giardino di Dio.

(poesia tratta da “Poesie Romantiche”, Newton-Compton, 1992, p.225).

Herman Hesse (Calw, 1877- Montagnola, 1962), scrittore, poeta, aforista, filosofo e pittore tedesco naturalizzato svizzero, Premio Nobel per la letteratura 1946, è considerato uno dei maggiori letterati del Novecento. Il suo stile, profondamente influenzato dal Romanticismo e dalla mistica orientale, è di grande attualità ancora oggi.

Ci ha lasciato opere di poesia, racconti, romanzi, epistolari e saggi. Noti al grande pubblico sono soprattutto i suoi romanzi Siddharta (1922) e Il lupo della steppa (1927).

Donatella Pezzino

Immagine da bing