“Lili”, una poesia di Stefano Canepa

Rosa nera. L'immagine illustra i concetti chiave della poesia.

il vespro in volto
e un dolore di vuoto
nel cielo scuro (D)

Lili non aveva pianto quella sera,
i fiori di cristallo appena accesi
e già distrutti nelle strade vuote
dove il colore è luce senza nome

Lili aveva speranze di diamante,
lo sguardo acceso fra le ombre
di chi non sa germogliare il male.
Se lui ritornerà sarà per sempre

Se avrà le sue carezze per tremare
il cielo dell’inverno fra le foglie
e germogli di ciglia già socchiuse
sul viso sconosciuto delle fate

Lili non aveva più voce per gridare
il buio di mille primavere uccise
e le notti affilate come lame
fra le lune indecise di settembre

Se lui ritornerà sarà solo il dolore

a morire fra respiri di maestrale.

*

Stefano Drakul Canepa, poeta gotico, nasce a Pavia nel 1963. La sua ricca produzione poetica è presente su diversi blog letterari, sui social e soprattutto sul sito Scrivere.info e sulla sua pagina Facebook Sogni di Pietra. Il suo stile è una vibrante lettura del gotico in chiave romantica, con infiltrazioni fortemente intimiste che ne amplificano la capacità di creare empatia, rendendo palpabili sensazioni, ricordi e atmosfere.

Donatella Pezzino

poesia tratta dal profilo autore del poeta gotico Stefano Canepa sul sito letterario Scrivere.info alla pagina: https://stefanocanepa.scrivere.info/index.php?poesia=314562