Riccardo Mitchell, poeta romantico da riscoprire

Un cigno simbolo del pensiero. L'immagine illustra i concetti chiave della poesia.

Muovi le nivee piume, e l’argentato
Lago, o Cigno, veleggia lievemente:
Somiglia l’ala tua l’immacolato
Pensier che passa in mezzo alla mia mente.
E di candida penna anco è vestito,
E corre un’onda al par tranquilla e pura:
Egli ama al par di te starsi romito
‘Ve più silenziosa è la natura.
Qui son d’effluvi i venticelli pieni.
Qui dorme la laguna, e qui s’infrasca
Il nido, a cui tu fuor dell’acque vieni.
E d’onde aspetti poi che l’alba nasca.
Così nel tempo antico appiè de’ neri
Castelli tremolavano i tuoi stagni:
E alla tarda ora dame, e cavalieri
Quivi di tua quiete eran compagni.
O bianco Cigno, a’ cari intendimenti
Che in me rinnovi del tuo lago accanto
Disposa il suon de’ tuoi molli concenti,
Poi che all’amor tu vivi, e vivi al canto.
Più soave da te la nota fugge,
Allor che di tua vita il dì s’invola.
E quando un’aura imbalsamata sugge
Lo spirto che nel tuo canto sen vola.
Simbol del vate, nella cui ghirlanda
Ogni stilla di pianto ha posto un fiore;
Ei canta peregrin di landa in landa
E con la stanca man su l’arpa muore.

Riccardo Mitchell poeta romantico, intellettuale e patriota, nacque a Messina nel 1815. Di padre irlandese, fu insigne intellettuale e professore di estetica e letteratura e poi, dal 1865 al 1876, rettore dell’Università di Messina. Prese parte attiva ai moti del 1848; dopo l’Unità Italiana gli fu conferita la Medaglia Commemorativa dell’Unità d’Italia. Membro dell’Accademia Peloritana dei Pericolanti, Riccardo Mitchell fu poeta romantico fra i più interessanti del Romanticismo siciliano. Morì nel 1888. Tra le sue opere maggiori, oltre a diverse traduzioni di Esiodo ed altri autori greci, si annoverano le sillogi poetiche “Ore poetiche” (1842), “Canto e luce” (1872) e “Dalle Melodie” (1884).

Donatella Pezzino

La poesia, tratta dalla raccolta Dalle Melodie (Messina, 1884), è riportata dall’antologia “Poeti siciliani del secolo XIX” a cura di Francesco Guardione, Palermo-Torino, Ed. Carlo Clausen, 1892.

Immagine da Bing