“Sonetto della neve” di Sergio Corazzini

"Sonetto della neve" di Sergio Corazzini - immagine rappresentativa

Nulla più triste di quell’orto era,
nulla più tetro di quel cielo morto
che disfaceva per il nudo orto
l’anima sua bianchissima e leggera.

Maternamente coronò la sera
l’offerta pura e il muto cuore assorto
in ricevere il tenero conforto
quasi nova fiorisse primavera.

Sergio Corazzini (Roma, 6 febbraio 1886 – Roma, 17 giugno 1907) 

(da “Le aureole”, 1905)